Si dice spesso che un gesto valga più di mille parole: un gesto concreto è sicuramente più apprezzato di un lungo discorso retorico.
Del resto, si sa, raramente il linguaggio corporeo può essere frainteso e ancora più di rado mente. Ci sono gesti involontari e spontanei delle mani, delle braccia e delle spalle, che si usano per enfatizzare e sottolineare il proprio discorso, altri invece sono gesti chiamati creativi: si usano per raffigurare persone, oggetti o azioni e per illustrare la narrazione con gesti che richiamano il significato di ciò che si vuole rappresentare.
Fabrizio de Andrè dice:
Le vere domande e le vere risposte non sono fatte di parole: sono fatte di azioni, di gesti, di atti, di opere in cui possono anche essere compresse le parole. Eppure ogni cosa fatta in qualche modo la si paga in ansia, in insuccesso e, se tutto va bene, in nostalgia.
Fabio Aguzzoli
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