Ci sostiene, regalandoci vita e, tanta bellezza. Ogni angolo o anfratto contiene storie da raccontare, come la roccia con la sua staticità apparente, detiene i segreti del pianeta. Basta toccarla, osservarla, annusarla e subito si può capire che noi umani nei sui confronti siamo veramente nulla. La nostra permanenza è breve, mentre la roccia è lì da migliaia di anni, non ha la necessità di mettersi in mostra, sa di esistere e, attende la nostra curiosità.
Reinhold Messner dice:
Quando guardo le montagne ho i sentimenti delle montagne dentro di me: li sento, come Beethowen che sentiva i suoni nella testa quando era sordo e compose la Nona sinfonia. Le rocce, le pareti e le scalate sono un’opera d’arte.
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