Guardo l’orizzonte come fosse una meta da raggiungere, come se volessi spianare il mio futuro. Mi avvicino e lui si allontana, non è il mio futuro, ma il qui e ora, un nuovo orizzonte e nuove mete.
Giovanni Soriano scrive:
Ciò che in maniera spesso illusoria si denomina “verità”, non è che il limite che circoscrive il nostro sguardo; e, analogamente a quanto accade con l’orizzonte ottico, più ci si avvicina alla “verità”, più essa si allontana, dischiudendoci nuovi orizzonti e offrendoci nuove possibili “verità”.
Fabio Aguzzoli
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