Esperti teologi affermano che, nelle sacre scritture non sono menzionati ne il bue ne l’asinello ma solo la mangiatoia, la sua presenza nel racconto e la frase:” Persino il bue e l’asino – dice il Signore attraverso il profeta – sanno riconoscere a chi appartengono, mentre il popolo non riesce per ribellione”. Da queste parole fu dedotto che nella grotta ci fosse sia il bue e l’asino. Li togliamo? Non sono esperto di sacre scritture, ma ritengo che il presepe sia una magia che, ognuno di noi rappresenta in modo diverso e a seconda del proprio sentire, basta vedere i presepi che vengono rappresentati in tutto il mondo. Lasciamo che la magia continui.
Fabio Aguzzoli
Ciao Fabio si sono d’accordo con te il presepio è magia. Ci fa tornare piccini tutti.
Buone feste e un abbraccio
Caterina ciao, si penso che la magia del presepe contatti la parte banbina che rimane in noi, del resto la magia per un attimo ci porta in una nuova atmosfera. Grazie e….. Buona magia. Fabio. A.
Dopo aver ascoltato Mauro Biglino e le sue conferenze ho un rigetto continuo per la tradizione cattolica, per lo più inventata a uso e consumo di determinate caste di potere. Se vogliamo riportare il presepe alle antichissime tradizioni pagane, allora è un altro discorso. Possiamo ritrovarvi la simbologia della rinascita, del Sole che dopo un periodo di oscurità, ritorna vincitore e trionfante e illumina la Terra e i suoi abitanti, preparando il seme che si trova in profondità e facendolo poi germogliare in primavera. Se vediamo la figura di Gesù bambino (che in realtà si chiamava Giosué, ma fa meno figo) in chiave puramente simbolica e ne facciamo una metafora per tutte le situazioni di povertà che ci sono nel mondo, per la parte più pura e idealistica che alberga in ognuno di noi, allora ben venga il presepe….che tra l’altro piace anche a me, nonostante la Chiesa cattolica e tutte le Chiese del mondo (che andrebbero spazzate via all’istante).
Tuto fa economia e fa guadagnare soldi, anche strumentalizzare il presepe. Basterebbe ritornare bambini per un attimo e tutto il resto svanirebbe nel nulla. Ciao Barbara. Fabio. A.